Il film “La vita è bella” è un invito a vedere quanto la vita è bella anche in mezzo alla tragedia umana.

Angélica M. Velazco J.

 

Testo adattato dalla live di Giulia Nardini

Per il pubblico brasiliano, questo è un film emozionante con una tematica forte, ma la percezione che esiste in Italia è diversa e il motivo ve lo spieghiamo in questa lettura.

La Vita è Bella è un film che, senza dubbio, vale la pena vedere. È entrato nella storia perché ha generato grandi riflessioni sulla Seconda Guerra Mondiale.

La sua storia è contestualizzata nel campo di concentramento di Auschwitz. Per chi non l’ha ancora visto, questo film ritratta i drammi della Seconda Guerra Mondiale vissuti attraverso gli occhi di un ebreo.

Si parte dalla prospettiva quotidiana delle persone normali di un paese italiano, facendo vedere la loro vita piena di semplici dettagli, fino arrivare al dramma della guerra.

È un film polemico perché è un invito a vedere quanto la vita è bella, ma allo stesso tempo parla della tragedia e della drammaticità degli eventi.

Saper sorridere in mezzo al caos

La Vita è Bella

 

Giosuè: “Ma perché i cani e gli ebrei non possono entrare, babbo?”.

Babbo è un termine che significa “papà”. Attualmente si usa in alcune città del Sud e in Toscana.

 

 

 

 

Guido: “Eh, loro gli ebrei e i cani non ce li vogliono. Eh, ognuno fa quello che gli pare, Giosuè… La c’è un negozio, un ferramenta, loro per esempio non fanno entrare gli spagnoli e i cavalli, eh…”

Ovviamente lui sta scherzando, e poi continua: “Ieri ero con un mio amico, un cinese che c’ha un canguro, dico ‘Si può entrare? ’, lui dice ‘No, qui i cinesi e i canguri non ce li vogliamo’. Eh, gli sono antipatici oh, che ti devo dire, oh?”

Ce = aqui

li = os

vogliamo = queremos

Questo letteralmente in portoghese sarebbe una cosa un po’ astratta come: não aqui os queremos, ma che significa: aqui não queremos (nem os chineses nem os cangurus).

In questo film siamo in presenza di un italiano che non è erudito; è un italiano di strada che si parla tutti i giorni. Sono queste le strutture che si usano normalmente in Italia.

Quest’ultimo dialogo, ad esempio, è molto informale ma è proprio quello che fa di questo un film, un ottimo modo per praticare, perché si parla solo italiano e non ha nessun dialetto.

La Vita è Bella

 

Giosuè: “Ma noi in libreria facciamo entrare tutti”.

Guido: “No, da domani ce lo scriviamo anche noi, guarda! Chi ti è antipatico a te?”.

Giosuè: “I ragni. E a te?”.

 

 

La Vita è Bella

Guido: “A me… i visigoti! E da domani ce lo scriviamo: ‘Vietato l’ingresso ai ragni e ai visigoti. Oh! E mi hanno rotto le scatole ‘sti visigoti, basta eh!’.

I visigoti fu un popolo che invase l’Italia molti secoli fa.

Mi hanno rotto le scatole!: Eu não aguento mais eles. Rompere le scatole: atrapalhar, encher o saco, incomodar.

Basta!: chega!

 

Questa scena è un buon esempio per capire quello che stava succedendo in quel periodo, e la maniera in cui il papà fa vedere cose brutte, ma, allo stesso tempo, facendo ridere perché è tramite gli scherzi che fa stare tranquillo il figlio.

Il papà spiega in maniera molto naturale il fatto che ognuno ha le proprie antipatie, senza mettersi nella posizione di chi ha paura ed è una vittima. Difficile eh?

Un film surreale

Guido fa il suo ruolo di padre, sta tutelando sempre il figlio.

Quando lui fa i discorsi che fa, sempre giocando, implicitamente sta dicendo al figlio che si sta prendendo cura di lui.

In tutte le situazioni del film, il personaggio interpretato da Benigni mantiene la stessa lettura: mostrare immagini orribili e difficili trasformandole in risate, focalizzandosi nella parte bella della vita.

Come gli italiani vedono “La vita è bella”

In Italia esiste il momento del Giorno della Memoria, un anniversario stabilito per ricordare non solo quello che è successo alle vittime dell’Olocausto, ma anche tutto ciò che è accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Da quando si è piccoli si comincia a parlare e a discutere di questo tema e il film La Vita è Bella ne fa parte.

Giulia Nardini ricorda che quando era piccola, le facevano vedere e ascoltare a scuola le testimonianze dei sopravvissuti della guerra; raccontavano che erano stati nei campi di concentramento quando avevano la sua età, in quel momento fra i 6 e 8 anni.

È una parte della storia molto delicata. 

Da chi nasce il messaggio della “vita è bella” anche durante la guerra?

Benigni probabilmente è diventato famoso fuori Italia grazie a questo film, ma lui è un famosissimo regista, commediante ed è molto attivo artisticamente parlando.

È un artista a tutto tondo, che vuol dire che da qualsiasi lato lo si veda, se ne troverà qualcosa. È una persona di enorme cultura.

Giulia ricorda che quando era giovane, in Italia si parlava tanto di Berlusconi e Benigni era quasi sempre in TV ad interpretarlo e a fare satira, ma allo stesso tempo stava informando le persone, sempre con un messaggio, dello stile la “vita è bella”.

In tutto quello che Benigni fa: poesia, letteratura e Divina Commedia (a volte interpreta anche Dante), cerca di trasmettere sempre un messaggio, parlando delle cose più difficili possibili ma offrendo sempre un’energia, una vitalità, una lettura diversa.

La polemica

La Vita è Bella è un film importante in Italia, molti l’hanno visto più volte, alcuni l’amano altri l’odiano.

La polemica sta nel fatto che il film fa ridere! E molti in Italia dicono che non può essere così, che è un tema serio che non dovrebbe far ridere.

Altri invece dicono che è un film che si deve guardare, che il suo non è un ridere che toglie importanza ai fatti e che qualsiasi cosa si possa trarre da esso, qualsiasi interpretazione o analisi, è costruttiva e aiuta a ricordare e capire quella parte della storia.

Questo film, così come il suo regista, Benigni, sono molto presenti nella cultura italiana, soprattutto perché lui riesce sempre a gestire temi molto complessi, delicati e polemici emozionando le persone.

La Vita è Bella è un film che guarda le difficoltà ma con chiarezza e con un sorriso.

Festival del Cinema italiano in Brasile

 

Se volete approfondire sul mondo del cinema italiano, questo festival propone ogni anno dei film premiati come La Vita è Bella e altri inediti.

La Vita è Bella

In tempi normali, con questo festival si possono vedere i film gratuitamente tutte le volte che si vuole, nelle università, negli spazi dei comuni, ecc.

Quest’anno, 2020, a causa della pandemia da coronavirus, si è svolto online proiettando i film in streaming.

Vale la pena tenere sott’ occhio questo festival, perché ci sono dei bei film, di ottima qualità, e disponibili in maniera gratuita.

“La Vita è Bella”… e aiuta anche a migliorare l’italiano

È un film consigliatissimo, è chiaro. Ma per quanto riguarda l’apprendimento della lingua, Giulia suggerisce di vedere la versione in italiano con i sottotitoli in un primo momento e poi (non lo stesso giorno ovviamente perché è un film molto intenso), dopo alcune settimane, vederlo senza i sottotitoli.

Perché? Perché è un film molto emozionate ma specialmente perché utilizza solo la lingua italiana correttamente, senza dialetti.

Inoltre, non è un italiano erudito, poetico, sofisticato, o letterario; è un italiano che si parla tutti i giorni nelle strade e le strutture grammaticali usate sono corrette.

Consiglio generale: è molto utile scegliere uno o due film che voi sapete già che vedrete più volte. Ha più valore vedere lo stesso film anche cinque volte che vedere diversi film in cui si capiscono solo poche cose.

Così come è più utile leggere lo stesso testo anche otto volte che leggere otto testi diversi. Questo dal punto di vista linguistico; poi dalla perspettiva culturale e per espandere orizzonti e emozioni umane, è meglio vedere film diversi, leggere testi diversi, e ascoltare musiche diversi.

Dal punto di vista esclusivamente linguistico, vedendo più volte lo stesso film e leggendo lo stesso testo farà sì che possiate migliorate molto il vostro italiano.

A volte si pensa: “non ho capito bene questo testo, ne leggerò un altro”, ma l’ideale è prendere lo stesso testo, meglio ancora se è un testo che ha la traduzione in portoghese e con delle attività didattiche o qualche materiale complementare, per cogliere il senso generale del contenuto senza rimanere frustrati.

Non necessariamente deve avere la traduzione ma almeno una descrizione del contenuto. L’importante è rileggere senza andare a cercare un altro testo.

Lo stesso si fa con la musica, video ed esercizi. Ad esempio, nel corso Esperienza ci sono più di mille esercizi.

Alcune volte gli alunni si frustano perché raggiungono un punteggio molto basso dopo gli esercizi, e che cosa bisogna fare? Bisogna fissare nell’agenda dei tempi limiti per fare di nuovo tutto l’esercizio.

La questione non è il primo punteggio che si prende, ma ripetere tutto per poter risolvere i problemi e consolidare le conoscenze.

Stime di ricercatori dicono che, attualmente, l’essere umano assorbe in un giorno la stessa quantità di conoscenze che durante l’età media assorbiva in un mese.

Quindi, due modi semplici per ricordare e assorbire le nuove informazioni di una lingua sono tramite:

  1. L’emozione positiva
  2. Le ripetizioni

Funziona anche con le canzoni, bisogna ascoltare, fermare e ripetere. Le prime volte potete sbagliare anche il 90% delle parole, ma non bisogna fermarsi. È quello che ci dice il film La Vita è Bella: godersi la sfida senza dare importanza a quale sia il momento.

Infine, l’idea non è paragonare la tragedia di cui si parla nel film con l’apprendimento di una lingua, ma quella di cogliere il suo messaggio: guardare le cose difficili della vita, le sfide, sempre in modo positivo e costruttivo.

Se la nostra mente è concentrata su qualcosa di positivo, funziona bene e questo può aiutarci a superare le difficoltà che si presentano nella vita.

Curiosità

Il quartiere ebreo più antico del mondo si trova a Venezia.

È denso, è interessante, la gente fa ancora la sua vita lì e si sente un clima forte, diverso. È più silenzioso e autentico dei tipici posti turistici; qui si può mangiare cibo tipico ebreo e allo stesso tempo vedere le persone che indossano abiti tradizionali, motivo per il quale questo posto è una cosa unica e si trova in Italia.

L’ideale sarebbe visitare questo quartiere e poi andare a vedere Piazza San Marco.

Curiosità sul film

Ha vinto tre Premio Oscar nel 1999:
Roberto Benigni è stato il primo a vincere l’Oscar come migliore attore maschile per un film in lingua straniera. Guardate qua che coraggioso e simpatico è stato nel fare il suo discorso in inglese.
Il titolo del film arriva da una citazione di Lev Trotsky, il celebre politico russo esiliato da Stalin.
Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, che ha il ruolo di Dora, sono marito e moglie anche nella vita reale.

Fonte delle foto: account Instagram: @lascimmiapensa.com_

NOTA: Si potrebbe introdurre l’audio con la canzone principale della colonna sonora del film, si trova nella cartella insieme all’articolo. Se si può fare, possiamo scrivere all’inizio del testo un cosa del tipo “fai clic e ascolta la musica mentre leggi l’articolo”.

 

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