Esistono delle differenze tra il Natale brasiliano e italiano. Carla, una brasiliana che vive in Italia e Angélica ci raccontano come si svolge il Natale nei due paesi.
Carla Bottino
Angélica Velazco
Natale in Brasile
In verità è un po’ difficile raccontare il Natale in Brasile.
Il paese è molto grande, la popolazione è composta da immigrati di diverse parti e ci sono vari modi di festeggiare la nascita di Gesù bambino. Ma se io dovessi descrivere a un amico italiano come è il Natale in Brasile sarebbe così.
Il 24 dicembre, la vigilia di Natale, le famiglie si riuniscono e trascorrono questa festa insieme con tanto cibo, bevande e regali.
Si prepara una cena speciale, ma, normalmente, le pietanze che sono servite, non sono adatte al caldo che fa perché ricordiamolo: a dicembre, in Brasile è estate e fa molto caldo.
Un’altra cosa che non è per niente adatta al caldo brasiliano sono i vestiti di Babbo Natale.
Anche se siamo in Brasile, Babbo Natale si veste come nell’emisfero nord, usando un completino in velluto rosso con la cintura e gli stivali neri, berretto e guanti.
I bambini aspettano con ansia l’arrivo di Babbo Natale e in alcune famiglie si dice che passerà a portare i regali solo quando saranno a letto.
A partire da novembre le persone possono trovare Babbo Natale in tutti i centri commerciali e i bambini fanno la coda per fare una fotografia e consegnargli la letterina.
Normalmente le persone vanno in chiesa al pomeriggio o il mattino dopo per festeggiare la nascita di Gesù. Pochissime chiese brasiliane celebrano la messa a mezzanotte.
Cosa si mangia il 24? C’è sempre tacchino, baccalà, vino, panettone, “rabanada” (del pane dolce fritto) e castagne.
Il 25 dicembre, le famiglie si ritrovano per il pranzo di Natale. Si mangia quello che è avanzato la sera prima o qualcosa preparato apposta per quel giorno.
I regali vengono scambiati o il 24 o il 25, dipende delle famiglie, ma si trovano sempre sotto l’albero di Natale.
Le famiglie brasiliane abbelliscono la loro casa con un albero di Natale, delle palline colorate, stelle e il presepio.
Alcune famiglie decorano la casa l’8 di dicembre, altre lo fanno già all’inizio di novembre. Ah, molte case e terrazze sono decorate con le lucine di Natale.
C’è una tradizione che ormai fa parte del Natale brasiliano: il concerto di Roberto Carlos in TV. È da più di 40 anni che il suo concerto viene trasmesso e oramai è diventato parte delle famiglie brasiliane.
Natale in Italia
Freddo, cibo, Babbo Natale, famiglia – e messa per i cattolici. Queste sarebbero le parole che definiscono meglio il Natale in Italia.
Durante il Natale quasi tutte le strade si riempiono di luci e il loro effetto scintillante insieme al freddo regala un’atmosfera unica che si può apprezzare così bene solo durante il mese di dicembre.
È molto carino vedere come le strade vengono impreziosite con delle luci a forma di stelle, alberi, fiocchi di neve e forme di Babbo Natale.
Praticamente, in ogni strada si possono vedere questi ornamenti nella parte alta, sui muri, nei balconi, fra una casa e l’altra, quindi, quando si guarda in su e attorno, si vedono solo luci di queste diverse forme.
Anche le vetrine dei negozi vengono allestite con motivi natalizi, alcuni con i tipici colori rosso, bianco e verde o con fantasie a quadri; altre con tonalità più “alternative” ovvero con dei colori di moda.
Anche a casa le famiglie italiane cambiano l’arredamento, mettendo l’albero di Natale, ornamenti natalizi, cambiando anche dei cuscini, tovaglioli e persino le lenzuola!
Sì, perché in questo periodo fa molto freddo e quindi si usano dei piumini sui letti, delle coperte pesanti sui divani e dei tessuti in lana per mantenersi sempre al caldo. Ecco quindi una grande differenza tra il Natale brasiliano e italiano.
Ma se parliamo del grande giorno, quindi il Natale, questo si potrebbe dividere in due grandi eventi: il primo è la cena e la messa della vigilia di Natale, il 24 dicembre.
Questa cena spesso è leggera perché si deve lasciar spazio nello stomaco per quella più importante: la vera cena – o pranzo al Nord – di Natale.
Quindi, il 24, dopo aver mangiato, i cattolici vanno alla messa della Vigilia, che si fa normalmente a mezzanotte per celebrare la nascita di Gesù Bambino. Negli ultimi anni questa messa si fa anche durante la giornata del 24 dicembre.
Poi, arriva il secondo momento importante del Natale: il 25 dicembre, giorno in cui non si fa altro che mangiare abbondantemente in famiglia. E che cosa si mangia? I piatti dipendono molto dalla regione italiana.
Qui potete leggere i diversi cibi tipici natalizi del Nord, Centro e Sud d’Italia. Ma in termini generali, alla Vigilia si dovrebbe mangiare carne bianca, pesce e zuppe, insomma, cose più leggere; mentre il 25 si mangiano piatti più elaborati.
In ogni caso, l’elemento immancabile è sempre il panettone o il pandoro, mangiato in tutt’Italia.
In tutto questo, alcune famiglie fanno arrivare Babbo Natale, che, secondo la tradizione, da i regali ai bambini bravi e il carbone a quelli cattivi. Dato curioso: il fatto di dare il carbone è vero! Alcuni bambini potrebbero ricevere per davvero il carbone che, in tempi moderni, è un pezzo di zucchero colorato di nero oppure un dolce a forma di carbone.
Alcune famiglie decidono di far aprire i regali ai bambini dopo la vigilia, il 24 dicembre, oppure il 25, al mattino presto, quando si svegliano.
Qui Babbo Natale è quello che vediamo un po’ dappertutto, solo che in Italia hanno più senso la barba lunga e i vestiti pesanti perché il povero vecchietto con la pancia deve ripararsi dal freddo.
La magia del Natale è unica anche in Italia. Se si è fortunati, si può vedere la neve durante questi giorni, così, per chi non è abituato, sembra di stare in uno di quei film tipici in cui la gente guarda dalla finestra come cadono i fiocchi di neve mentre si beve una tazza di cioccolata calda.
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