In Italia si possono comprare case a un Euro. Non ci credete? Qui ve lo raccontiamo

Angélica M. Velazco J.

In Italia ci sono 6.000 borghi che rischiano di diventare città fantasma o città vuote a causa del loro spopolamento. Generalmente, si tratta di città piccole che si trovano in paesini di montagna o lontani dai centri più attivi del Paese, quasi come se fossero delle isole. Questi posti sono conosciuti con il nome di “borghi”.

I borghi sono dei posti che normalmente sono molto ammirati a livello turistico, perché sono esteticamente molto belli: si trovano in mezzo a paesaggi straordinari e hanno una tradizione storica radicalizzata. Visitare uno di questi posti significa fare un viaggio nel passato.

Contestualizziamo Un Po’ La Situazione

Purtroppo, i borghi italiani non offrono molte opportunità di studio, di lavoro, né d’intrattenimento per i giovani locali e per questo, un po’ alla volta, sono stati abbandonati. I giovani sono immigranti in altre zone d’Italia o all’estero ed è rimasta una popolazione più anziana a reggere le tradizioni.

Figli o nipoti ereditano le case, ma molti di loro non hanno interesse a viverci per cui non si occupano della manutenzione, né pagano le tasse. Perciò, queste case si trovano in uno stato di grande deterioramento ed è necessario ristrutturarle per poter renderle abitabili.

Il problema è che questi lavori di ristrutturazione sono molto cari e bisogna chiedere degli investimenti, perciò i proprietari preferiscono non avanzare, dando le loro proprietà al Comune liberandosi, così, da ogni responsabilità. In questo modo, si creano una serie di costi e problemi anche per i Comuni perché stiamo parlando di città con pochi abitanti, con poca attività economica, dove vivono principalmente persone che hanno una certa età e non lavorano. 

In molti casi, queste case sono vuote da così tanto tempo che il poco denaro a disposizione del Comune non è abbastanza per la manutenzione, peggiorando ancora di più la situazione. A volte c’è anche il rischio che quelle case crollino. Ma, oltre ai rischi strutturali, queste case potrebbero diventare dei centri di traffico di droga, oppure spazi per altre attività illecite.

L’iniziativa Case A Un Euro in Italia

Per cercare di diminuire i costi di manutenzione e ristrutturazione, così come per cercare di ripopolare queste città, i comuni hanno deciso di vendere le case abbandonate a un costo simbolico di 1 Euro, con delle condizioni precise. Chi decide di comprare una casa di questo tipo deve rispettare una serie di criteri: innanzitutto, l’impegno di ristrutturare la casa a spese proprie, in tempi che variano da sei mesi a due anni.

Molti sono gli esempi di questa iniziativa, che è nata nel 2008 dal sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi: “Il primo bando sulle case a un euro è stato quello di Salemi, poco più di 10mila abitanti, in provincia di Trapani, in Sicilia. Sono seguite poi le iniziative di Lecce nei Marsi, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Ollolai, un paesino sardo di poco più di mille anime a 45 chilometri da Nuoro e Regalbuto in Sicilia, 9 mila abitanti ai piedi dell’Etna…”.

La Sicilia è la regione più avanti di tutte per quanto riguarda le politiche d’incentivazione al ripopolamento con la vendita di case a 1 euro, ma adesso l’iniziativa si è diffusa in tutta Italia.

In questo sito, potete trovare alcune informazioni su dove comprare le case a un euro: https://www.nonsprecare.it/comprare-casa-1-euro?refresh_cens

Un’altra condizione che deve rispettare l’acquirente di queste case è il pagamento delle rispettive tasse, che dipenderà del tipo di proprietà, e la regolarizzazione di tutti i documenti necessari.

In alcuni casi, si dovrà assumere manodopera locale per i lavori di ristrutturazione.

Un aspetto non meno importante è che si dà la priorità ai compratori che decideranno di cambiare e stabilire la loro residenza nel borgo dove hanno comprato la casa, oppure a quelli che hanno trasformato questa casa in un hotel o in un appartamento per turisti. L’idea, alla fine, è riportare alla vita queste cittadine dando un impulso economico. 

Molti sono gli stranieri che possono considerare questa possibilità di avere una seconda casa in Italia, ma è importante sapere che le opere di ristrutturazione, molte volte, non sono così semplici.

Al momento di comprare una di queste case, il comune definisce alcuni punti su cui si deve lavorare, ma può succedere che questo non sia abbastanza e si deve lavorare di più su quell’immobile, per cui si devono analizzare bene tutti gli aspetti coinvolti.

In questo video potete vedere la storia di Cecilia, l’argentina che ha comprato una di queste case a un euro in Sicilia.

Posti Storici Ma Modernizzati

Recentemente, un’impresa di fibra ottica ha annunciato l’investimento in infrastruttura Internet di alta velocità in molti borghi italiani. Questo potrebbe incentivare il fatto che sia gli italiani che gli stranieri possano trasferirsi in quelle cittadine, specialmente adesso con la crescita dello smart working. Trasferirsi in un piccolo centro, o borgo, può diventare molto conveniente, anche perché il costo della vita è molto più basso che nelle famose città italiane.

Se volete approfondire questo argomento in lingua portoghese, potete vedere la live di Giulia Nardini del 14/07/2020 su Instagram e leggere questo articolo che si trova nel suo blog.

In più, potete leggere anche:

https://quifinanza.it/casa/comprare-casa-un-euro-sicilia/273629/

https://casea1euro.it/

 

 Leia o artigo em português: Casas Na Itália A Um Euro

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