Come funziona il sistema di salute in Italia? Angélica ci racconta il suo primo contatto con il sistema di salute italiano. Scopriamo la sua storia.

Ho scoperto come funzionava un ospedale e il sistema di salute in Italia nel momento in cui ho avuto un dolore fortissimo al mio lato sinistro e sono corsa al Pronto Soccorso.

Da un po’ di giorni avevo molto male alla parte bassa della schiena, ma pensavo fosse causato dal fatto di lavorare per tanto tempo seduta. A poco a poco si faceva sempre più intenso. Il giorno del mio compleanno, questo dolore era diventato come un chiodo che si incastrava nel mio bacino, come se qualcuno lo martellasse con tutte le sue forze. Finché è diventato insopportabile, al punto che non riuscivo a camminare dritta.

Così, di notte, sono andata al Pronto Soccorso di un ospedale di Milano. Nella reception mi hanno chiesto tutti i miei dati e la Tessera Sanitaria. Tessera sanitaria? Prima volta che la sentivo nominare e ovviamente non avevo quel documento perché in quel momento ero una turista. Mi hanno accettata ugualmente, mi hanno dato una Tessera Sanitaria provvisoria, mi hanno messo un braccialetto di colore bianco e mi hanno detto di aspettare nella sala d’attesa. Ero la più giovane in quella sala e sentivo gli sguardi degli anziani presenti che mi chiedevano, senza parole, come mai mi trovavo in quel posto. Ma aspettavo tranquilla con il mio “chiodo” nel lato sinistro della schiena. 

Così sono passate più o meno due ore.

Sui muri della sala erano appese diverse locandine e in una c’era scritto:

In questo modo si spiegava il braccialetto, tipo discoteca, che mi avevano messo al braccio sinistro.

Finalmente il mio turno: pronta a testare il sistema di salute in Italia

Quando è arrivato il mio turno, il medico mi ha chiesto di descrivere tutto quello che sentivo: “Buonasera, signorina, perché è venuta in Pronto Soccorso?”. Lui aveva un’energia incredibile, era velocissimo nel parlare e faceva diverse cose contemporaneamente. Mentre parlavo, all’improvviso ha prelevato da un cassetto un contenitore piccolo di plastica e in mano aveva una striscia di carta.

Esame delle urine express al Pronto Soccorso

Mi ha chiesto di fare la pipì in quel contenitore per poter fare un esame delle urine express. Questo mi ha lasciata veramente stupita perché era la prima volta che vedevo qualcosa del genere.

Dopo alcuni minuti, il dottore ha inserito la striscia di carta nella mia pipì e ha visto che avevo un’infezione urinaria. Ma cosa c’entrava il “chiodo” che sentivo nella mia schiena e che mi faceva tanto male? 

Si trattava di un calcolo renale.

Alla fine il dottore mi ha dato dei consigli e un trattamento da fare. Prima di uscire dall’ospedale, il dottore mi ha comunicato che avevo un Codice bianco (era il colore del mio braccialetto) e che dovevo pagare in reception un ticket di € 25.

Questo è stato il mio primo incontro con il sistema di salute in Italia, ovvero il sistema di salute pubblico.

Che cos’è l’impegnativa

Se vuoi vivere in Italia, devi sapere che per i residenti esiste il Servizio sanitario nazionale (SSN). Si tratta di un sistema che include tutti i servizi pubblici di salute e ti assegnano anche un medico di famiglia (o medico di base), a seconda della zona dove abiti. Questo medico sarà chi ti seguirà sempre per ogni problema di salute. Se dopo una visita, lui considera la necessità di fare delle analisi o di andare da uno specialista, ti farà una ricetta che formalmente si chiama “impegnativa”.

Quest’ultima in pratica è un foglio con dei dati personali, tuoi e del medico, la motivazione della visita o l’esame specializzato che dovrai fare presso un ospedale o un’istituzione appartenente al SSN. Queste impegnative possono essere di due colori: bianca o rossa.

Sicuramente adesso, ti stai chiedendo che cosa devi fare con questi fogli. Bene, devi semplicemente tenerli con te nel momento in cui chiamerai per chiedere e fissare l’appuntamento per la visita specialistica o per le analisi mediche.

Cosa ne penso del sistema di salute in Italia

Finora, la mia esperienza con il sistema di salute in Italia è molto positiva e percepisco che si tratta di un sistema organizzato ed efficiente. Come tutte le cose, non è perfetto. C’è da dire che le attese possono essere lunghe; ad esempio si possono aspettare mesi per una semplice visita dermatologica. Ci sono così tante persone che usufruiscono di questi servizi, specialmente gli anziani, che i medici non bastano per far fronte a tutte le richieste. La soluzione si traduce in “pazienza”; bisogna avere molta pazienza, non arrabbiarsi e imparare a gestire le tempistiche. Però di una cosa potete essere sicuri: se hai un’urgenza, vai al Pronto Soccorso e poi, in ospedale ti faranno la visita giusta, nel momento giusto.

Naturalmente, esistono anche i servizi sanitari privati. Qui i prezzi sono mooolto più alti di quelli pubblici. Ma, è un’opzione da considerare nel caso la tua pazienza sia minima e i soldi non siano un problema.

Testo di Angélica M. Velazco J.

Tessera Sanitaria per i residenti
Impegnativa rossa
Impegnativa bianca

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