Come un latino-americano vive l’estate in Italia? Angélica, la nostra latino-americana-italiana, ci racconta il suo primo incontro con l’estate in Italia, dove il sole c’è anche di notte.

Era il mio primo giorno a Perugia e la mia prima estate in Italia, luglio del 2006, e pensavo di essere un po’ fuori di testa, o magari mi trovavo in un sogno.

Non riuscivo a spiegarmi come mai alle 9:30 di sera c’era ancora un sole intensissimo, come alle 3 del pomeriggio. Pensavo si trattasse di un fenomeno naturale, strano, ma il mio italiano al momento era molto povero e non riuscivo a farmi spiegare perché oltre quella finestra vedevo ancora questa cosa tanto gialla.

Così ho conosciuto per la prima volta una stagione. Nel mio Paese non esistono perché ci sono solo due periodi: uno secco e un altro di pioggia. Ma, per chi ancora non conosce l’estate in Italia, è indescrivibile.

In Italia, in quel 2006, faceva caldissimo e io, anche se arrivavo da un posto tropicale, non sapevo nemmeno come vestirmi. Sudavo e sudavo. Bevevo e bevevo. Mangiavo tante angurie, oh che buone le angurie!

Quando percorrevo le strade umbre vedevo le ragazze come me che indossavano degli short, magliettine, canottiere, sandali e cappelli. Tutto ok finora. Ma c’era un piccolo problemino: io abitavo in una residenza gestita da suore (non mi spiegavo come loro facessero a sopportare tutti quei tessuti) e mi vergognavo a passare davanti a loro poco vestita.

Alla fine ho trovato una via di mezzo, cioè, degli short più lunghi e vestiti di tessuti leggeri. Così pian piano ho cominciato a cavarmela meglio con il clima e con l’italiano, e ho capito che quel sole di sera era sempre così durante l’estate, perché in questa stagione i giorni sono più lunghi delle notti.

Il 21 giugno (solstizio d’estate) è il giorno più lungo dell’anno, almeno in Italia!

Conoscendo le altre stagione: dopo l’estate in Italia

Nove anni dopo ho deciso di tornare in Italia, questa volta per viverci. Così ho conosciuto le altre 3 stagioni, in quest’ordine: autunno, inverno e primavera.

Gli incantevoli colori dell’autunno

I colori dell’autunno sono una delle cose più belle che io abbia mai visto. È impressionante come la natura “cambia pelle”: le strade si bagnano del dorato delle foglie secche degli alberi, che però prima erano fra il rosso e l’arancione.

Poi, dipende dalle piante. Puoi vedere sfumature impensabili come il fucsia e addirittura il viola! È la stagione della zucca, delle vellutate, delle zuppe, delle castagne, di tanti sapori che erano nuovi per me. Ho scoperto che il mio preferito è il sapore dei cachi.

Preparsi all’inverno come gli italiani

Per me, l’inverno in Italia è stata la stagione più difficile a cui adattarmi. Le temperature sono estremamente basse, il freddo ti penetra nelle ossa e devi imparare tante cose per combatterlo. Devi comprare i vestiti adeguati, qua si dice “devi vestirti pesante”, che significa avere delle giacche e pantaloni grossi, con tanto di sciarpe, guanti, berretti e scarpe speciali.

I primi giorni, i miei amici, scherzavano con me perché mi vestivo con la giacca con cui normalmente andavo al cinema, nel mio Paese tropicale.Poi bisogna imparare che ti devi togliere la giacca o il cappotto, il berretto, la sciarpa OGNI volta che entri in un posto con il riscaldamento, anche se rimani lì solo 10 minuti, perché altrimenti… non ho ancora capito cosa succede altrimenti, ma io lo faccio lo stesso.

Nonostante ciò, la parte più bella in assoluto è il primo incontro con la neve. Ho toccato la neve per la prima volta a 28 anni! Ero felicissima, sembravo una bambina. La neve ha una magia speciale. Non posso spiegarvi la sensazione di bere la cioccolata calda mentre guardi attraverso la finestra come cadono quei fiocchi bianchi e brillanti.

La mia prima primavera in Italia

Poi la primavera. Ho visto un po’ quello che si vede nei film: la gente diventa più felice perché finalmente vede un po’ di luce, e non solo. Cominci a vedere come si diffondono tutti i colori dell’arcobaleno nelle piante che cominciano a fiorire.

È come se da un giorno all’altro passassi dal vedere un film in bianco e nero a un film a colori. È fantastico. E che dire del mangiare, anche lì cominciano a spuntare tanti colori: pesche, asparagi, fagiolini, fragole, kiwi, carciofi…

Insomma…

C’è chi trova nelle stagioni qualcosa di fastidioso, quelli che amano il freddo criticano quelli che amano il caldo e viceversa. Ma, anche se per me l’inverno è ancora una vera sfida, io trovo meraviglioso il fatto di poter vedere i cambiamenti d’aria, di colori, di atteggiamenti!

C’è sempre qualcosa che varia, ogni 3 mesi c’è cibo diverso che aiuta il tuo corpo ad adattarsi meglio e a scoprire sapori nuovi; c’è la passeggiata al parco dove si passa sopra le foglie secche e scricchiolanti; c’è la fioritura e c’è la magia del Natale come te la raccontano nelle storie che ascolti da bimbo.

C’è l’emozione dell’attesa dell’estate che si abbina alle vacanze e al mare, e c’è anche il sole di notte, in estate in Italia.

Testo di Angélica M. Velazco J.

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